Bella Ciao e l’autolesionismo di Laura Pausini

La notizia sarebbe ormai superata: Laura Pausini, ospitata da una televisione spagnola, si è rifiutata di intonare Bella Ciao. “È una canzone troppo politica”, l’improbabile tesi usata dalla cantante per argomentare il rifiuto. Lavorando nel settore dello spettacolo pesano i rapporti con persone che rappresentano tutti i partiti. Che la signora Pausini abbia voluto salvaguardarne qualcuno in piena campagna elettorale non ci può sorprendere se conosciamo un po’ Laura Pausini e abbastanza i partiti. Però nel valutare (sottovalutare) le condizioni di una scelta così perentoria, può succedere di trascurare qualche elemento. Provare a compiacere qualcuno non significa di fatto favorirlo. Se gli uffici stampa di certe organizzazioni avranno accolto bene la sponda, il pieno di diffusione ha riproposto un tema sbiadito per molti. Innanzitutto il valore politico di Bella Ciao oggi è conosciuto tra le generazioni meno giovani. Hanno funzionato i vari tentativi di svuotare il canto del suo significato partigiano e antifascista, tant’è che attualmente, in Italia quasi quanto nel resto del mondo, Bella Ciao è nota prevalentemente per la versione utilizzata nella serie tv La casa di carta. Se dunque la posizione di Laura Pausini è arrivata tra i suoi fan già portatori di consapevolezza (chissà quanti), fuori da quella cerchia avrà probabilmente prodotto domande. E domandare significa informarsi, apprendere, prendere posizione. A chi conviene che si torni a discutere concretamente della Resistenza? Francamente a pochi perché declinare la Resistenza nel presente obbligherebbe ad aprire porte su questioni segregate da tempo. Dallo sfruttamento nei contesti lavorativi alla violazione dei diritti umani, si alzerebbe un’ondata rivoluzionaria ostile alle pratiche permesse (più o meno volontariamente) dalla trasversale classe dirigente italiana. Rompere gli equilibri in prossimità del voto è un rischio, cara Pausini, anche per te. Passi in breve dall’essere una gloria nazionale all’essere una rogna. Che poi, diciamolo, Bella Ciao avrebbe alzato il livello del tuo repertorio.