Ammazza un bastardo! è in questo caso molto meno di un’esortazione.
Il breve romanzo inaugura la serie intitolata Il soviet, dal tratto poliziesco, il marchio dell’insurrezione sul clamoroso sfondo delle più comuni ingiustizie protette dal potere politico.
Ambientazione tricolore, ma non quella italiana. Colonel Durruti (pseudonimo sotto cui scrivono Emmanuel Jouanne e Yves Frémion) ha affidato le scorribande del gruppo ribelle alla Parigi del 1986. L’apertura è dedicata a un manifesto viola trovato affisso in strada. Come ogni rispettabile lancio promozionale l’inserzione invita ad agire:
Ovunque siete, chiunque siate,
c’è un bastardo che vi rende la vista impossibile.
Politico, ecclesiastico, militare, sbirro,
padrone, promotore finanziario,
doganiere, caporeparto, capetto, usciere,
controllore, burocrate, bancario, ecc. (lista non esaustiva).
Ammazzatelo.
[…]
Insomma, l’intento è chiaro. Il colore viola distinguerà l’opera del gruppo e di eventuali persone esterne fomentate dal proposito di procacciarsi una giustizia che le istituzioni non garantiscono. Dopotutto le istituzioni sono nelle mani dei cosiddetti bastardi. Appartiene al senatore Jean Anet la prima testa che cade, anzi la prima testa che esplode, giacché Il soviet è riuscito a collocare una carica esplosiva nella montatura dei suoi occhiali. Subito dopo la prostituta Claire conferisce in merito all’omicidio con l’ispettore Maistre, condizionandone la vita. Un carico di scorie nucleari viene sequestrato e viaggia sulle strade francesi verso le abitazioni dei bastardi. Imprenditori, militari, politici sbugiardati traballano o periscono mentre la police faticosamente cerca di individuare i colpevoli. Il testo ci lascia qualche spunto su quanto il potere politico possa rendere squallidi e brutali gli individui che lo possiedono. È rappresentativa la riflessione del commissario Edmée Martin che “sente la sua erezione rammollire come le convinzioni di un militante del Partito Socialista diventato ministro”.
La storia è gradevole, avrebbe giovato un po’ di approfondimento, i tanti personaggi trascorrono velocemente.
Ammazza un bastardo! è pubblicato in Italia da Edizioni Spartaco, traduzione di Alessandro Bresolin.