Dio esiste e vive a Bruxelles: nel film una razionale versione del creatore

Se Dio esiste, potrebbe essere vicino a quello del film diretto da Jaco Van Dormael, Dio esiste e vive a Bruxelles.

Mi sono perso questo gioiellino all’uscita nelle sale un po’ di anni fa, ma ho recuperato recentemente trovandolo su Prime, mentre cercavo materiale per caratterizzare alcuni personaggi di un eventuale romanzo.

La versione cinematografica del Signore spiegherebbe in che senso Dio abbia creato l’uomo a sua immagine e somiglianza. Infatti, il Dio di Van Dormael, sembianze umane e prassi terrene, maltratta la moglie sottomessa e la figlia ribelle, si ubriaca, è irascibile, sporco, rozzo e impone alla famiglia la visione degli eventi sportivi. Ha creato l’umanità obbligandola alla sofferenza, e da questa sofferenza ricava piacere. Il figlio maggiore, tale JC, lo ha abbandonato, e adesso anche la giovanissima EA sta per lasciare casa con l’intenzione di risolvere l’orrore prodotto dal padre. Quando Dio andrà tra gli umani a recuperarla, senza la possibilità di utilizzare il computer che gli permette di determinare le cose, dovrà affrontare il genere umano alla pari.

Il film mi ha fatto un po’ riflettere e soprattutto sorridere. È un film di spirito.